La Satira può, e forse deve, racchiudere in sé una certa dose di Cattiveria.
Ma attenzione, questa certa dose di cattiveria è divertente se rivolta verso il potente di turno, e mai contro i subalterni.
La Comunicazione Satira si scaglia contro il Potere
Si prende in giro il potente.
Il destinatario della battuta e dello scherno deve essere un personaggio potente, o al limite un parigrado di chi si esercita nell’atto satirico.
Quando si prende in giro un personaggio potente non si hanno scrupoli, non c’è il minimo rispetto, lo si fa senza ritegno, senza freni.
Ciò che risulterebbe inopportuno, finanche scandaloso, rivolto contro una persona comune, diviene invece lecito e divertente quando si prendono di mira persone famose, di successo e di potere.
I politici solitamente sono tra i bersagli preferiti di questo gioco.
Ecco allora che possiamo additare senza remore le orecchie di Andreotti, la calvizie di Berlusconi, la bassa statura di Brunetta e il pessimo inglese di Renzi fino a esasperare il più piccolo difetto di star della tv, sportivi o divi del cinema.
Forme di Sadismo e di Voyeurismo che svolgono la funzione sociale di compiere una sorta di esorcizzazione delle miserie comuni.
Ridere delle piccole disgrazie altrui aiuta a esorcizzare la paura del dolore e della morte che tutti ci accomuna.