Blockchain, l’ennesimo sostantivo anglofono che negli ultimi anni ha fatto irruzione sui maggiori mezzi di informazione, che non si limita a essere una Rivoluzione Tecnologica, ma ambisce a rappresentare un vero e proprio Cambiamento Culturale, al pari di quanto avvenuto con l’avvento Internet.
Una tecnologia complessa ma apprezzabile per le sue innumerevoli applicazioni e indubbie utilità, che negli anni a venire potenzialmente acquisirà un’importanza fondamentale a livello di governance nazionale, con la creazione di Sistemi Blockchain su cui viaggeranno dati e informazioni che ci riguardano, da quelli anagrafici, a quelli sanitari sino, come sta avvenendo a Dubai, alla conversione dell’intero catasto immobiliare.
Le possibili applicazioni di tale tecnologia, come vedremo nel proseguo, vanno oltre il binomio che siamo abituati a conoscere Blockchain – Bitcoin, che nella realtà richiama la nascita del protocollo informatico ad opera di Satoshi Nakamoto - uno o più soggetti quasi "mitologici" di identità ignota - che nel 2008, all’indomani della crisi di Lehman Brothers e dei Mutui Subprime, pubblicò un paper in cui descriveva il funzionamento della Blockchain di Bitcoin, la prima criptovaluta, ormai conosciuta non solo per il forte osteggiamento di Governi e banche, ma anche per l’estrema volatilità del valore che la contraddistingue.
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Blockchain: come funziona e cosa bisogna sapere?
Iniziamo con il dire che la Blockchain è una tecnologia destinata a sconvolgere il mondo dei contratti, della finanza, delle filiere alimentari, delle spedizioni e di tanti altri settori.
Una "Catena di Blocchi".
Per dirla semplice, la "catena di blocchi" – traduzione letterale ma estremamente eloquente - può essere descritta come un registro o libro mastro, in cui ogni unità è un "blocco" che è collegato ad altri blocchi, nell’ordine di creazione, mediante la crittografia – ovvero metodi che consentono di rendere un messaggio offuscato in modo da non essere comprensibile/intelligibile a persone non autorizzate a leggerlo – che li lega senza possibilità di modifica.
Detto registro è distribuito su più nodi – che possiamo identificare anche in server – ciascuno dei quali ne possiede una copia. Inoltre, i nodi hanno anche il ruolo fondamentale di validare le transazioni e aggiungerle al blocco.
Blockchain: 4 concetti chiave
Non è questa la sede per una disamina tecnica di Blockchain, ma ciò che interessa è comprenderne le potenzialità tramite quelli che sono i 4 principali Concetti Chiave che la rendono una tecnologia senza eguali:
- Decentralizzazione
Il registro è distribuito – ovvero senza un "sistema o organizzazione" centrale di validazione. Detta conformazione, in linea con il progetto di Satoshi Nakamoto, dovrebbe limitare, se non annullare, il pericolo di manomissione e alterabilità del contenuto registrato.
È previsto, in particolare, un meccanismo di validazione delle transazioni ovvero delle informazioni inserite nella Blockchain, che è a sua volta distribuito e basato sul concetto di consenso, vale a dire su meccanismi che governano la partecipazione dei nodi - Trasparenza
I dati contenuti in una Blockchain sono visibili a tutti i partecipanti, ancorché in forma crittografica idonea a mantenere alti livelli di protezione dei dati personali eventualmente registrati nel sistema. Le transazioni su Blockchain sono visibili a tutti, ma in formato crittografico - Immutabilità e Sicurezza
Le transazioni e le informazioni registrate in una Blockchain sono tendenzialmente immodificabili e, nel caso di alterazione, rimarrà sempre prova della versione originale nei nodi che condividono il registro - Consenso
Algoritmo alla base della validazione delle transazioni che avvengono su Blockchain, che garantisce la sicurezza delle stesse ed evita il problema della doppia spesa, vale a dire l’ipotesi in cui i medesimi fondi possono essere spesi più di una volta
A questo punto la domanda è d’obbligo: perché un avvocato dovrebbe interessarsi a un groviglio di tecnologia così complessa?
Al di là delle questioni tecniche accennate sopra, come avviene per le azioni che compiamo ogni giorno, in cui il diritto ne permea la sostanza e ne regola il funzionamento, anche il mondo della tecnologia, pur nell’incessante sviluppo non semplice da supportare per il legislatore, necessita di regole di governo a garanzia dei diritti coinvolti.
Blockchain e Avvocati
Nel caso della Blockchain sono molteplici gli aspetti che dovrebbero interessare al giurista, partendo da quelli connessi alla valenza probatoria delle transazioni ivi effettuate.
Il legislatore italiano, tra i primi in Europa, ha emanato la L. n. 12/2019 che compie un primo passo verso il riconoscimento della validità legale ai documenti informatici registrati su Blockchain.
Significa quindi, ottenere una "certificazione" della data e ora di esistenza di un documento informatico, opponibile anche ai terzi, registrando il documento su Blockchain.
Per le aziende è un’importante novità, ad esempio nella Supply Chain e la relativa regolazione, che acquisisce così validità.